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FACCO crea una farm con l’Università di Padova

Novembre 2020 - Facco e Università di Padova presentano un’importante collaborazione, in un percorso di 3 anni, che vede anche il supporto di Unismart, Fondazione Cariparo e Banca Intesa, per la messa a punto di sistemi di allevamento interamente cage-free con l’obiettivo di immaginare e creare insieme le soluzioni del futuro in linea con gli obiettivi del Green Deal e della Farm2Fork Strategy dell’Unione europea. Facco, da oltre 60 anni leader nella realizzazione di grandi impianti avicoli in tutto il mondo e in qualunque condizione climatica, ha sempre dato grande spazio e valore alla stretta collaborazione con i migliori specialisti in campo di biosicurezza, agraria e veterinaria e del settore tecnologico, proprio per esaltare al massimo il benessere della gallina nei suoi sistemi. L’Università di Padova è tra le più antiche al mondo ed è presente nei ranking mondiali per la qualità eccellente della sua ricerca in diversi settori, incluse le scienze agrarie e veterinarie (Global Ranking of Academic Subjects, 2020).

Un percorso condiviso che nasce proprio dall’evoluzione del settore. Negli ultimi anni, infatti, molti paesi come Usa e tutta l’Europa, ma non solo, hanno avviato la conversione o sono passati a sistemi cage-free, che oltre a permettere agli animali di esprimere comportamenti tipici della loro specie in un ambiente naturale - quali razzolare, appollaiarsi e covare - permettono agli animali di muoversi liberamente all’interno dell’impianto stesso.

Da questa tendenza nasce quindi l’esigenza di progettare impianti che devono mettere insieme diversi fattori bilanciandoli con attenzione: prima di tutto permettere agli animali di vivere con un alto livello di benessere e controllo, in linea con l’approccio etico richiesto dalle nuove normative ma soprattutto dal mercato grazie alla maggior consapevolezza dei consumatori. Fondamentale è anche la necessità di creare un sistema industrialmente sostenibile a livello di manutenzione, di spazi e volumi occupati e - non per ultimo - la necessità di ottimizzare consumi energetici e sostenibilità ambientale.

Con l’obiettivo di dare piena espressione al repertorio comportamentale e la più completa libertà di movimento degli animali, Facco e Università di Padova, con il Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione (Angela Trocino) e il Dipartimento di Agronomia Animali Alimenti Risorse Naturali e Ambiente (Gerolamo Xiccato), hanno quindi messo in piedi un percorso che si svilupperà su tre anni di attività e ricerca, con un importante investimento di circa 500.000 euro, i cui punti focali riguardano:

- La fase di adattamento: momento cruciale quando gli animali passano dall’impianto di svezzamento all’allevamento di produzione cage-free moderno;
- il contesto ambientale: studio delle caratteristiche che devono avere il contesto e le attrezzature (per materiali, colori, automazioni, arricchimenti ambientali, ecc…) per assecondare al meglio i comportamenti degli animali nelle fasi deposizione e di cova (Nidi), alimentazione, abbeveraggio e movimento durante le varie fasi della giornata tramite anche una corretta gestione dell’illuminazione nei vari ambienti a disposizione degli animali nell’impianto;
- l’igiene e la manutenzione: studio delle caratteristiche che devono avere le attrezzature e i sistemi di automazione per gestire al meglio la lettiera e i sistemi di pulizia dell’impianto per rispettare le esigenze degli animali e contemporaneamente aiutare l’allevatore nella fase di pulizia e manutenzione dell’impianto garantendo i più alti livelli di igiene e biosicurezza per animali e operatori;
- il comportamento e il benessere: studio del comportamento animale nelle fasi di adattamento e produzione, delle prestazioni e dei consumi attraverso l’analisi dei dati rilevati e raccolti per interi cicli attraverso gli innovativi sistemi di monitoraggio, raccolta dati e analisi creati e gestiti dal progetto SmartFarm Facco.

“Aziende e territori devono investire nella cultura e nella formazione. Stiamo lavorando con orgoglio e grande entusiasmo insieme all’Università di Padova con l’obiettivo più che condiviso di sviluppare la conoscenza attraverso la ricerca formando al contempo i giovani a un’elevata qualificazione in grado di dare il proprio contributo di innovazione alla crescita e alla tenuta competitiva del sistema economico. E in questo caso anche per migliorare ulteriormente la qualità della vita delle galline negli impianti, non solo Facco. Stiamo lavorando per un futuro condiviso in cui tutte le norme di biosicurezza possano essere esaltate e innovate attraverso i comportamenti virtuosi delle galline, e in cui queste conducano una vita rispettosa delle loro esigenze, per essere così – come da nostro DNA - anticipatori di un mondo che cambia, interpreti di nuovi bisogni e interlocutori con nuovi soggetti. Uno scambio di conoscenze tra settore produttivo e università capace di renderci più competitivi, attrattivi per nuovi talenti e totalmente rispettosi del benessere animale.” Commenta Massimo Finco, Presidente di Officine Facco.

“Universa Universis Patavina Libertas: tutta intera, per tutti, la libertà nell’Università di Padova. In quel ‘per tutti’, vi è un elemento cui porre particolare attenzione: è per tutti la libertà che nasce dalla conoscenza, non per alcuni. Nasce quindi dal motto della nostra Università il dovere di rendere disponibili le conoscenze acquisite dallo studio e dalla ricerca verso il territorio. È in questo contesto che si genera il trasferimento tecnologico e di conoscenza che in una logica di open innovation, contribuisce alla creazione di nuovi prodotti, processi e modelli innovativi di business come il caso qui descritto della collaborazione tra la nostra università e le Officine Facco. La collaborazione tra università e impresa contribuisce a creare un rapporto di fiducia che porta vantaggi ad entrambi gli attori coinvolti: da una parte porta velocemente a generare innovazione da competenze presenti nell’università, dall’altra contribuisce a far toccare con mano le applicazioni pratiche della ricerca 'del sapere inutile'", commenta Fabrizio Dughiero dell’Università di Padova, Prorettore al trasferimento tecnologico ed ai rapporti con le imprese.


“Il valore aggiunto e caratterizzante della collaborazione avviata da Officine Facco e dalla nostra Università è nello scambio di conoscenze e competenze, nelle modalità condivise di costruzione e realizzazione del percorso, nell’impatto dei risultati. L’approccio è multidisciplinare e comprende pienamente le competenze dell’Università e quelle dell’azienda, prevedendo anche formazione per il personale aziendale e per gli studenti. Il metodo scientifico e rigoroso nella realizzazione assicura la trasferibilità in campo dei risultati. L’impatto a livello socio-economico è identificabile nella promozione di sistemi di allevamento cage-free in un contesto di ricerca scientifica e di produzione orientato al miglioramento delle pratiche di allevamento, alla valorizzazione della qualità dei prodotti, all’implementazione di pratiche di sostenibilità ambientale e di tutela del benessere animale. Si tratta di un impatto globale e non riconducibile alla singola azienda o Università, poiché questi sistemi sono in grado di procurare valore aggiunto non solo alle produzioni avicole ma a tutte le produzioni animali in generale, per il valore etico che comprendono.” Commenta Angela Trocino dell’Università di Padova, Responsabile del progetto.

Il progetto, che permetterà di creare un prototipo di sistema da condividere con aziende del territorio nazionale e internazionale, si avvale anche di un finanziamento Unismart, Borse di dottorato di ricerca a tema vincolato (bando 2019) sul Corso di Dottorato in Animal and Food Science dell’Università di Padova e di un finanziamento Unimpresa (bando 2019) che vedono sempre la partecipazione di Officine Facco & C.