News

LA RICERCA PROSEGUE NELLA SFIDA CONTRO L’INFLUENZA AVIARIA

Dopo più di due anni di pandemia Covid19, Facco ha voluto riflettere su ciò che questo evento ci ha insegnato, sia rispetto al nostro settore sia in riferimento alle malattie che possono minacciare la nostra salute e le nostre attività. Noi di Facco siamo impegnati nel supporto della ricerca e di coloro che indagano per trovare soluzioni adeguate.

Naturalmente, ci sono alcuni fattori che devono essere presi maggiormente in considerazione per comprendere meglio il contesto e il nostro impegno a riguardo:

-come stabilito dalla One Health Initiative lanciata da WHO (www.who.int/news-room/questions-and-answers/item/one-health) è essenziale un impegno per “ideare e implementare programmi, policy, legislazioni e ricerche in cui diversi settori comunicano e lavorano assieme per raggiungere risultati migliori nella salute pubblica”. Per giungere a questo, è particolarmente importante il controllo delle zoonosi (malattie che possono diffondersi tra animali ed esseri umani, come influenza, rabbia e la Febbre della Rift Valley) e combattere l’antibiotico-resistenza (quando i batteri cambiano dopo essere stati esposti ad antibiotici diventando quindi più difficili da trattare).

-La Biosicurezza è una componente essenziale nel prevenire l’infezione di animali ed esseri umani da parte degli stessi microbi poiché condividono lo stesso ecosistema. I microbi resistenti ai farmaci possono essere trasmessi tra animali ed esseri umani attraverso il contatto diretto o tramite la contaminazione di cibo, quindi, per contenere la trasmissione in modo efficace, è necessario un approccio coordinato. Questo è uno degli aspetti più importanti trattati dalla Biosicurezza, ma deve essere svolto in maniera professionale e con gli strumenti adeguati.

-I Coronavirus, come quello dell’influenza Aviaria, rappresentano attualmente un pericolo per la vita dei nostri volatili. Non costituiscono una minaccia diretta agli esseri umani, poiché i virus dell’influenza Aviaria solitamente non infettano le persone. Sono stati riscontrati infatti pochi casi di infezioni negli esseri umani causati da questo virus. Il Centro di Malattie Controllo e Prevenzione degli Stati Uniti d’America ( www.cdc.gov/) ha affermato che: “gli uccelli infettati conservano nella propria saliva, mucosa e feci il virus dell’influenza avaria. Le infezioni da influenza aviaria negli esseri umani avvengono quando una quantità sufficiente di virus entra in contatto con gli occhi, il naso, la bocca o quando viene inalata. Questo può avvenire quando il virus è nell’aria (sotto forma di goccioline o polvere) e la persona lo respira, o quando, dopo avere toccato una superficie dove è presenta il virus, la persona si tocca la bocca, gli occhi o il naso. Infezioni rare da influenza aviaria negli esseri umani sono avvenute per la maggior parte dopo un contatto non protetto con uccelli infetti o superfici contaminate dal virus”. Fortunatamente, la malattia negli esseri umani è passata da debole a moderatamente severa ed è limitata ad aree dove le regole base per l’igiene non vengono mantenute correttamente.

La diffusione dell’influenza aviaria tra esseri umani è stata riportata molto raramente e in casi limitati e di scarso impatto. In ogni caso, poiché il virus dell’influenza aviaria A potrebbe mutare e arrivare a diffondersi tra le persone, è essenziale per la salute pubblica monitorare le infezioni e la diffusione da persona a persona.

Ecco perché Facco ha posto particolare attenzione nell’implementazione di speciali protocolli ed ha introdotto l’uso di prodotti per ridurre il rischio di contaminazione e diffusione. La ricerca sta proseguendo, ma i risultati raggiunti finora sono molto positivi. Non esitare a contattarci a info@facco.net per saperne di più.

A questo proposito, recentemente Facco Japan ha collaborato ad un progetto che ha permesso di far fronte proprio al virus dell'influenza aviaria attraverso l'uso della fotocatalisi.

Ecco l'articolo rilasciato dalla stampa giapponese che racconta l'avvio del progetto e i risultati ottenuti.


Facco Japan sfida l'influenza aviaria grazie alla fotocatalisi
La filiale giapponese di Facco SPA, uno dei più grandi produttori di attrezzature avicole al mondo, avvia il Progetto Fotocatalisi nella lotta contro il virus dell’influenza aviaria.

Nihon Hikarishokubai Center e Facco Japan hanno dato avvio al progetto che introduce la fotocatalisi come contromisura al virus dell’aviaria. La fotocatalisi è un processo fotochimico che si sviluppa con l'azione combinata dei raggi solari e di alcuni metalli nobili, in rapporto all'umidità relativa dell’aria. La reazione fotochimica che si crea consente di eliminare con un principio attivo del tutto naturale le sostanze inquinanti come batteri e virus.

Grazie all’esperimento attuato dalla Kitazato University è stato verificato come la metodologia di fotocatalisi, prodotta e venduta dalla Nihon Hikarishokubai Center, debelli il virus al 99.99%. Gli studi hanno rivelato inoltre altri effetti benefici che si possono ottenere e che hanno contribuito a dare la spinta per l’avvio di questo progetto.
L’attività pioniere del progetto ha visto l’applicazione della fotocatalisi a una delle più grandi farm del Giappone. Gli studi hanno dimostrato come il virus sia introdotto nelle farm da fonti esterne e quindi sia necessario intervenire principalmente sulle aree antecedenti l’ingresso della farm. Per questo la fotocatalisi è stata applicata nelle sale di riposo e di cambio abiti (la cosiddetta dogana danese), considerato come il posto con il più alto rischio per la diffusione di infezioni.

Attraverso il test ATP è stato verificato come l’effetto antivirus/antibatterico continui anche dopo due settimane dall’introduzione della fotocatalisi nella farm. È stato inoltre dimostrato come dopo l’applicazione della fotocatalisi si riscontri una quantità minore di sporco sui ventilatori, area dove generalmente tendono ad accumularsi sporco e cattivo odore. Ciò si traduce quindi in una minor spesa elettrica e in una minor necessità di pulizia. Le misurazioni stanno proseguendo per rilevare i risultati in un periodo di applicazione più lungo. I successi raggiunti incoraggiano Nihon Hikarishokubai e Facco ad introdurre la fotocatalisi nelle farm di tutto il mondo per continuare a ridurre la diffusione dell'aviaria e offrire una garanzia di protezione agli allevatori di tutto il mondo.

Nella gallery si può visualizzare il certificato originale che dimostra quanto diminuisca il virus dell'influenza aviaria grazie alla fotocatalisi. 
Clicca sul link per visualizzare all'articolo originale rilasciato dalla stampa giapponese

prtimes.jp/main/html/rd/p/000000029.000076122.html